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Sguardi letterari su Lisbona contemporanea.

Un particolare panorama della letteratura contemporanea portoghese, costruito attraverso il punto di vista privilegiato di alcuni illustri autori su Lisbona. La città è intesa come riferimento fondamentale della cultura portoghese e della sua storia, ma anche come spazio, allo stesso tempo urbano e poetico, in cui si realizza una ricerca esistenziale: dopo aver riflettuto sui significati culturali e antropologici attribuiti alla città nel corso dei secoli, saranno analizzati testi poetici di Cesário Verde e Fernando Pessoa – nella veste dell’eteronimo Álvaro de Campos – brani selezionati dal Libro dell’Inquietudine di Bernardo Soares – altro semieteronimo pessoano – romanzi e testi sulla città dello stesso Pessoa, di José Saramago e José Cardoso Pires.

Il corso di quest’anno si intitola "Eça e Machado: percursos narrativos e discórdias". Al centro del corso spicca la figura di  Eça de Queirós, il grande romanziere portoghese, introduttore del realismo e del naturalismo nella letteratura lusitana. Il corso cerca di ripercorrere l’itinerario biografico e letterario di Eça de Queirós. L’autore portoghese è accostato ad un altro grande romanziere, brasiliano e contemporaneo di Eça, Machado de Assis, che fu protagonista di una polemica che coinvolse i due autori a proposito della ricezione del romanzo O Primo Basílio. Eça de Queirós fu un autore portoghese con molto seguito in Brasile, in un periodo di poco successivo all’indipendenza politica del paese sudamericano in cui l’orgoglio nazionalistico brasiliano era particolarmente stimolato.

La figura di Eça è introdotta e contestualizzata all’interno del periodo storico-letterario in cui si affacciò alla ribalta e del gruppo (la cosiddetta "Geração de 70") cui si legò. Il percorso bio-bibliografico di Eça è tracciato analizzando le opere che pubblicò in vita – con particolare riguardo a Os Maias (romanzo su cui ci soffermeremo di più) – ma anche menzionando quelle opere che vennero pubblicate dopo la sua morte (semi-postume e postume).

Il corso descriverà le dinamiche storiche e linguistiche che hanno portato, dal latino tardo parlato, alla formazione delle lingue romanze. Con una prospettiva diacronica e comparata, si prenderanno in esame le fasi più antiche della storia delle diverse lingue romanze, con particolare attenzione al francese, allo spagnolo e al portoghese. Si approfondiranno inoltre le origini delle letterature romanze medievali, descrivendo i principali generi letterari, con attenzione alla lettura e al commento storico, letterario e linguistico di alcuni testi, tratti dalle letterature gallo- e ibero-romanze, di particolare importanza per la storia della letteratura europea.

Il corso fornirà le nozioni di fondamento della disciplina, descrivendo in prospettiva comparata le dinamiche storiche che hanno portato alla formazione delle lingue e delle letterature romanze. Si approfondiranno i concetti chiave della linguistica storica, del metodo comparativo e della critica del testo, soffermandosi sull’analisi di fenomeni linguistici all’interno del continuum linguistico romanzo (con particolare riguardo all’area gallo- e iberoromanza) e più in generale sull’evoluzione delle lingue romanze nella loro fase originaria. Tramite la lettura filologica di alcuni selezionati testi, si analizzeranno alcuni fra i capolavori delle letterature romanze dell’Europa medievale, esplorando generi letterari diversi e sottolineando la vitalità delle forme medievali romanze nelle letterature europee moderne e contemporanee. Saranno dunque letti e commentati alcuni brani delle più importanti opere letterarie del medioevo romanzo, dalla Chanson de Roland al Poema de mio Cid, dalle canzoni dei trovatori e dei trovieri alle cantigas e alle prose di Alfonso X, sino ai romanzi francesi dedicati a Tristano e Isotta, Artù e i cavalieri della Tavola rotonda, Lancillotto e Ginevra, Perceval e il Graal.

Il corso prevede un’esposizione dei contenuti fondamentali inerenti al dialogo e al conflitto interculturale tra attori istituzionali dell’età moderna e contemporanea, a partire dall’analisi di casi di studio specifici e di testi chiave. Il corso si divide in tre parti: Nella prima fase introduttiva si analizzeranno i concetti cardine di istituzione, comunicazione, cultura, differenza interculturale e interreligiosa, pregiudizio. Nella seconda fase centrale si analizzeranno i paradigmi fondamentali teorici della cultura dei media e dell’industria culturale con le fonti e con casi specifici di dialogo interculturale. Nella fase conclusiva si favoriranno la riflessione critica delle fonti e l’elaborazione di politiche comunicative e d’integrazione tra attori istituzionali operanti in più contesti culturali.

BIBLIOGRAFIA

1. Tony Bennett, Lawrence Grossberg e Meaghan Morris (a cura di), Nuove parole chiave: dizionario di cultura e società, Il saggiatore, Milano 2008. 2. A scelta fra: (a) Tony Judt, Guasto è il mondo, traduzione di Fabio Galimberti, Roma-Bari: Laterza 2005. (b) Edward W. Said, La pace possibile. Riflessioni, critiche e prospettive sui rapporti israelo-palestinesi, traduzione di Antonietta Torchiana, Milano: il Saggiatore 2005. (c) Tzvetan Todorov, La conquista dell'America: il problema dell'altro, Torino: Einaudi 1984. 3. Sulla piattaforma Elly, il materiale didattico presentato durante il corso.

METODI DIDATTICI

Il corso si compone di lezioni frontali, letture e analisi critica delle fonti, approfondimenti seminariali con coinvolgimento delle studentesse e degli studenti per la contestualizzazione delle fonti e il confronto dialettico su casi di studio specifici.

Modalità verifica apprendimento

Esame orale in lingua italiana: le domande riguardano i contenuti delle lezioni e le tematiche discusse durante gli approfondimenti seminariali.